l'Autore

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Mio Padre avrebbe voluto fare lo scrittore.
Ha sempre avuto, per quel che è presente nella mia memoria, un grande amore per la Parola Scritta.

Tuttavia, le vicissitudini della Vita lo hanno indotto, in giovane età, ad accantonare questa sua passione per qualcosa di più “sicuro”.
Decisione, questa, rafforzata dalla sua voglia di indipendenza, autoaffermazione e dalle responsabilità che avvertiva nei confronti della sua Famiglia nascente.
Questo lo ha portato a fare un lavoro che ne ha sacrificato i sogni e le ambizione, ma al quale si è comunque dedicato con serietà e dedizione raggiungendo risultati, sia personali che professionali, sicuramente invidiabili, ma che ha soprattutto permesso alla sua Famiglia di condurre, dopo anni di sacrifici, una vita agiata e non priva di tranquillità, per quanto la Vita lo permetta.

Ma non è possibile separare una persona dal proprio Amore.
Per questo la Parola Scritta ha sempre accompagnato mio Padre, se non come autore, perlomeno come fruitore.

Mi ha sempre affascinato il piacere da Lui attribuito alla lettura, la sua fame di conoscenza evidenziata dal fatto che leggesse, con identica avidità, testi dai contenuti più disparati, dalla letteratura contemporanea alle opere classiche passando dai libri di costume non trascurando saggi politici, storici o d’arte.
Soltanto una volta conclusa la sua carriera professionale, raggiunta quella serenità e saggezza che, ai più fortunati, l’età può donare, mio Padre ha trovato il tempo e le risorse per realizzare il suo Sogno: pubblicare un libro.

Inizialmente il dubbio era se pubblicare una raccolta di brevi racconti, alcuni dei quali scritti in gioventù, o se lavorare ad un intero romanzo.
La scelta ricadde su quest’ultima opzione, portandolo a scrivere un romanzo autobiografico nel quale Lui avrebbe potuto ripercorrere la propria vita e farne dono a chiunque ne avesse voluto godere.

In questo libro c’è la storia di un Uomo.
Si narra della sua adolescenza, trascorsa in Campania durante gli eventi passati alla storia come la Seconda Guerra Mondiale, del non facile rapporto con un padre rigido e severo ma che sarebbe riuscito ad inculcargli dei valori che lo avrebbero accompagnato per il resto della sua vita, del suo incontro con quella da Lui ritenuta la sua Anima Gemella e della determinazione nel non volerla perdere, delle difficoltà incontrate nella Vita sia familiare che professionale, degli spostamenti, dei sacrifici, delle soddisfazioni e delle delusioni, fino ad arrivare all’età matura nella quale, ognuno di noi si augura, giunge la tanto agognata serenità.

In questo libro c’è mio Padre.

Giancarlo Marino

Carlo Marino (Roma 27 ottobre 1925 - Palermo 17 gennaio 2006).
In giovane età si trasferisce con la famiglia paterna a Cava dei Tirreni, tranquilla cittadina campana.
Successivamente al conseguimento del diploma lavora al Ministero per alcuni mesi, esperienza che lo porterà a tornare a vivere nella città natale.
Ritornato nella casa paterna, concentra i propri sforzi sugli studi universitari conseguendo la Laurea in Giurisprudenza presso l’università di Napoli.
Dopo un breve periodo di attività forense tenta, vincendola, la carta del concorso bancario, iniziando così la professione che lo accompagnerà fino alla pensione.
Dopo vari spostamenti, nei primi anni 50 si trasferisce a Palermo, città nella quale si stabilirà definitivamente, con la sua nuova famiglia composta dall’amatissima moglie Luciana e dai figli Federico, Luigia e Giancarlo.
In seguito al raggiungimento della pensione, nel 1991, potrà dedicarsi alla stesura del suo libro, “Il Mistificatore”.

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